Sentiment Immobiliare e Fiups del II quadrimestre 2016: Si consolida la ripresa nel residenziale, ma prevale la cautela
Gli operatori immobiliari intervistati esprimono ancora prudenza rispetto alla congiuntura economica generale, ma prevale l’aspettativa di un aumento dei volumi delle transazioni nel residenziale, che trainerà con sé negozi e uffici. Interesse verso i piani di dismissione di Non Performing Loans da parte delle principali banche italiane.
Non si può ancora parlare di crescita, ma da alcuni parametri si evince sostanziale stabilità nell’andamento generale dell’economia con concrete aspettative di una parziale ripresa del mercato immobiliare. Anche nel II Quadrimestre 2016, tuttavia, permane un atteggiamento di cautela negli operatori, così come emerge dai principali risultati della ricerca “Sentiment del mercato immobiliare”. L’indagine, elaborata su base quadrimestrale dal Dipartimento di Economia dell’Università di Parma, in collaborazione con Sorgente Group e Federimmobiliare, si basa su interviste rivolte a una platea di circa duecento operatori del mercato immobiliare, appartenenti ai settori del trading, development, property, facility, progettazione, valutazione, consulenza e finanza. Nata da un’idea di Valter Mainetti, amministratore delegato di Sorgente Group, la ricerca è condotta da Claudio Cacciamani, docente dell’Università di Parma.
Indice Fiups a 19,14, stabile con piccola flessione
Se, da una parte, le risposte ottenute riflettono buone aspettative di ripresa, dall’altro, lo scenario economico non convince del tutto gli operatori. Questo atteggiamento prudenziale si ripercuote almeno in parte sull’Indice Fiups, acronimo di Federimmobiliare, Università degli Studi di Parma e Sorgente Group Spa, che rappresenta sinteticamente l’evoluzione nel tempo del Sentiment degli operatori. Il Fiups è infatti in lieve flessione passando da 19,33 del primo quadrimestre 2016 a 19,14 del secondo.
Il futuro dell’immobiliare è positivo ma l’economia in generale è oscillante
Andamento dell’economia e del settore immobiliare. Predomina la percezione di un anno sostanzialmente privo di grandi oscillazioni nell’andamento economico generale, anche se rispetto alle rilevazioni precedenti la percentuale di operatori che prevede un miglioramento dell’economia è diminuita (passando dal 78% al 36%). Il settore immobiliare registra un sentiment ben più incoraggiante: cresce infatti la percentuale di coloro che ritengono che l’attività nel real estate sia migliorata nel corso dell’ultimo anno (circa 52%) e scompare del tutto la percentuale di quanti si aspettano un peggioramento. Anche per il futuro, il panel intervistato mantiene un’aspettativa di miglioramento, ma meno marcata rispetto al I quadrimestre, per effetto del crescere delle prospettive di stabilità rispetto a quelle di crescita. Interrogati sull’andamento della propria attività, inoltre, gli operatori optano per la stabilità, ma con una tendenza al miglioramento (la pensano così, rispettivamente il 51 e il 43% degli intervistati).
I prezzi delle case in salita trainano gli altri settori
Il residenziale potrebbe trainare altri settori. Decisamente buona l’aspettativa di ripresa, risultato in linea con le rilevazioni fornite di recente nella nota trimestrale dell’OMI, Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate. A fronte di una lieve risalita dei prezzi degli appartamenti si prevede una crescita delle transazioni, premessa di una ripresa duratura che partirebbe appunto dal settore residenziale. La pensa così il 61% del campione, convinto del perdurare di una crescita dei prezzi delle case, che insieme all’aumento dei mutui concessi dal sistema bancario e ai bassi tassi d’interesse lascerebbe pensare ad un vero e proprio volano complessivo, con effetto traino sul comparto commerciale e su uffici e alberghi.
Milano ai primi posti per le opportunità di investimento. Torino tra le mete industriali d’Italia grazie al comparto auto
Opportunità in Italia: si consolida il primato per il Nord e, in particolare, per Milano. Roma e Milano rimangono le due città verso le quali si concentrano gli interessi degli investitori: il capoluogo lombardo si attesta al primo posto tre volte su cinque (comparti residenziale, direzionale e commerciale). Roma, seguita da Firenze e Venezia, conferma il suo primato per gli investimenti in alberghi, guadagnando il secondo posto nel comparto commerciale e residenziale (insieme a Torino). Tra le new entry si segnala Catania, ultima delle top five nel comparto alberghiero. Torino conquista la vetta della classifica di attrattività per il comparto industriale, probabilmente anche a causa del legame privilegiato con l’industria automobilistica, oggetto di un boom di vendite nell’ultimo semestre.
Brexit e Non Performing Loans. Continua, da parte degli operatori immobiliari, l’interesse negli strumenti che investono su Non Performing Loans (crediti deteriorati). Per il 55% circa degli intervistati, infatti, potrebbero arrivare nuovi stimoli al settore dalle iniziative di alcuni rilevanti gruppi bancari italiani, che stanno pianificando la vendita dei propri portafogli di crediti “non performing”, come Banco BPM e Monte dei Paschi. Solo un 24% si dichiara ottimista, invece, per le possibili ricadute della Brexit sul mercato degli altri paesi europei, che non sarebbero dunque candidati ad intercettare la domanda di nuovi uffici da una eventuale esodo delle multinazionali dal mercato inglese.
Il Sentiment è una rilevazione dal profilo qualitativo, finalizzata a individuare le aspettative espresse dalle varie filiere dell’industria immobiliare nei 12 mesi a seguire. Una proiezione del mercato nel Sentiment dei suoi principali attori, un panel di circa 200 operatori del mercato immobiliare. Insieme al Sentiment immobiliare è nato l’indice Fiups, acronimo di Federimmobiliare, Università degli Studi di Parma e Sorgente Group Spa. Realizzato da Sorgente Group, L’indice Fiups è la graficizzazione del Sentiment immobiliare, una valutazione che intende misurare le aspettative degli operatori del settore immobiliare, su base quadrimestrale. Le risposte fornite a 14 tra le principali domande che compongono il questionario sul Sentiment immobiliare, rappresentano la base per il calcolo dell’indice. Alla rilevazione hanno risposto operatori appartenenti ai seguenti principali settori: trading, development, property, facility, progettazione, valutazione, consulenza, finanza immobiliare, oltre a numerosi professionisti specializzati nel comparto (ingegneri, architetti, geometri, notai). Coordinatore scientifico del progetto è il Professor Claudio Cacciamani, affiancato dalla professoressa Federica Ielasi, mentre attuale coordinatrice operativa è la dottoressa Sonia Peron del Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Parma.
Fonte articolo:
Federimmobiliare, Università degli Studi di Parma e Sorgente Group Spa
Luogo:
Roma