Roma, parte il restauro di tre dipinti inediti dell’Istituto Romano di San Michele
Le opere di Giovanni Baglione, Carlo Portelli e Emma Regis saranno poi esposte al pubblico all’inizio del 2021. Sponsor Sorgente Group, la direzione dei lavori allo storico dell’arte Tommaso Strinati
Lilli Garrone
Tre straordinari dipinti dell’Istituto Romano di San Michele verranno restaurati per essere esposti al pubblico all’inizio del 2021. Sponsor unico del progetto, è la fondazione Sorgente Group di Paola e Valter Mainetti: un progetto promosso dall’Istituto Romano di San Michele e affidato alla direzione dello storico dell’arte Tommaso Strinati, curatore del patrimonio dell’istituzione romana di assistenza e beneficenza, fondata alla fine del Seicento. L’alta sorveglianza sui lavori è a cura di Roberta Porfiri, storico dell’arte dell’VIII Municipio presso la Soprintendenza speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma.
I tre dipinti inediti oggetto del restauro sono tra i più preziosi del patrimonio artistico dell’Istituto; sono di autori ed epoche diversi, e ciascuno con una specifica rilevanza. L’opera «San Giuseppe con Gesù giovinetto» è un olio su tela di Giovanni Baglione (1573-1643). L’autore, rivale di Caravaggio, aveva eseguito per la cappella di San Giuseppe al Pantheon a Roma una pala che è andata perduta. Quella in possesso della collezione del San Michele è l’unica copia conosciuta. La tavola con «Sacra Famiglia, San Giovannino e due santi adolescenti» è attribuita da Tommaso Strinati a Carlo Portelli (1510 – 1574), grande maestro fiorentino manierista attivo a cavallo del XVI secolo. L’intervento, in particolare, riguarda il supporto ligneo e la ripulitura della splendida gamma cromatica dell’opera. Il terzo dipinto recuperato risale agli anni Venti. Si tratta della «Madonna del Cardo» di Emma Regis, allieva sconosciuta dell’artista Giulio Aristide Sartorio e degli ultimi anni di vita delle Scuole Arti e Mestieri del San Michele, quando l’Istituto era nella sua sede storica di Trastevere.
«Ognuno di questi dipinti – rileva Tommaso Strinati – ha una storia affascinante da raccontare. La pala di Baglione testimonia un passaggio chiave nella vita del maestro: l’abbandono polemico dello stile del Caravaggio in conseguenza della denuncia rivolta ad esso per calunnia. La tavola del Portelli ci riporta nella Firenze della metà del Cinquecento dominata dalla lezione di Michelangelo, Rosso Fiorentino, Andrea del Sarto. E’ un esempio del manierismo fiorentino, molto raro da trovare a Roma. Infine la Madonna del Cardo di Emma Regis riconduce invece a una sconosciuta donna dalle straordinarie doti pittoriche nella Roma degli anni Venti». «Abbiamo deciso di sostenere la valorizzazione del patrimonio artistico del San Michele, un istituto particolarmente caro ai romani», afferma Valter Mainetti che presiede la Fondazione Sorgente Group insieme alla moglie Paola: «È importante contribuire a valorizzare una collezione d’arte frutto di secoli di storia, ancora offuscata da tante vicissitudini, e riportarla alla fruizione del pubblico».
Corriere della Sera Roma – 21 novembre 2020 | 13:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA