Giardino degli aranci, restauro ai privati
La Fondazione Sorgente Group “adotta” il Giardino degli Aranci e il Clivo di Rocca Savella, in accordo con il Comune e la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio. La convenzione che dà il via al progetto pilota è stata firmata martedì dal presidente della fondazione, Valter Mainetti, e da Antanello Mori della Direzione gestione territoriale ambiente e del verde dei Campidoglio e pone le basi per un modello applicabile in futuro a altre aree verdi di pregio. In particolare, la Fondazione si occuperà dell’apertura, della manutenzione ordinaria e della cura del verde del Giardino degli Aranci. «L’iniziativa – ha spiegato Mori –si inquadra in una strategia di miglioramento e di cura più puntuale delle aree verdi di pregio con il contributo di soggetti privati in qualità di mecenati». Presentata anche la richiesta di nulla osta per la pulizia del verde.
E ora i privati recuperano l’Aventino, restauri al Giardino degli Aranci
RICHIESTO il nulla osta anche per la rimozione dei rifiuti e il restauro del cancello nel percorso pedonale del Clivo di Rocca Savella nell’ambito del progetto del I Municipio “Roma sei mia”. Il Clivo, antichissima unità pedonale che ha mantenuto l’assetto originale con le sue alte mura del XII secolo, oggi è invaso da piante e rifiuti, «Partecipare alle operazioni di miglioramento ambientale della Capitale per noi è un contributo doveroso alla cultura e alla storia di Roma», ha dichiarato Mainetti.
Mentre la presidente del Municipio I, Sabrina Alfonsi, ha sottolineato come «l’intervento economico di questi “moderni mecenati” a sostegno dell’amministrazione consenta di realizzare iniziative rivolte alla cura del territorio e del patrimonio culturale della nostra città che altrimenti, a causa della scarsità di risorse pubbliche, non potrebbero essere eseguite». A coordinare il programma di riqualificazione sarà la vicepresidente della Fondazione, Paola Mainetti «Auspico un veloce e intenso lavoro di bonifica dell’area perché la riqualificazione è stata ideata per restituire ai cittadini e ai residenti un’area verde fruibile».
Oltre ai progetti del Giardino degli Aranci e del Clivo di Rocca Savella, la Fondazione sta studiando il rilancio di tutta l’area nord occidentale dell’Aventino, anche attraverso una pubblicazione scientifica che coinvolge l’archeologo Eugenio La Rocca. Per la prima volta verranno approfondite le varie fasi di insediamento e di trasformazione di quest’area del colle, la presenza fin dall’antichità di ville accanto alle mura serviane, di importanti dimore dell’Alto Medioevo appartenenti all’aristocrazia romana. Qui sorsero anche le residenze degli imperatori del Sacro romano impero.
Fonte articolo:
La Repubblica
Autore:
Sara Grattoggi
Luogo:
Roma