Sentiment Immobiliare e Fiups del I quadrimestre 2015: segnali di stabilità e apprezzamento per le misure espansive della BCE
Si consolida l’atteggiamento positivo degli operatori del settore immobiliare nei confronti dell’economia e del mercato degli immobili in particolare. Secondo l’indagine sul “Sentiment del mercato immobiliare” del primo quadrimestre 2015, elaborato dall’Università di Parma, in collaborazione con Sorgente Group e Federimmobiliare, le aspettative degli operatori sono in progressivo miglioramento e le tendenze negative del passato sembrano completamente superate. La ricerca si basa su interviste rivolte a una platea di circa duecento operatori del mercato immobiliare, appartenenti ai settori del trading, development, property, facility, progettazione, valutazione, consulenza, finanza immobiliare.
L’Indice Fiups, acronimo di Federimmobiliare, Università degli Studi di Parma e Sorgente Group Spa, che rappresenta graficamente l’evoluzione del Sentiment degli operatori, rimane sostanzialmente stabile, con una lieve flessione da 19,5 a 19,21, un dato comunque superiore alla soglia psicologica di 18, risultato della prima rilevazione effettuata nel 2011.
Aumentano innanzitutto coloro che ritengono l’economia in fase di stabilizzazione o miglioramento nel corso dei prossimi 12 mesi (rispettivamente il 46,25% e il 32,5% degli intervistati), tendenza convalidata per il settore immobiliare. Una quota predominante del 76,7% di operatori ritiene che deciderà di apportare innovazioni nella propria azienda, soprattutto relativamente a nuove linee di business (43,48% degli intervistati) e nuovi profili nell’organizzazione (41,%). Sembra che le tendenze negative del passato siano ritenute per lo più da archiviare.
Cresce la quota di chi si attende prezzi in risalita, soprattutto nei comparti alberghiero e commerciale, insieme a una riduzione dei tempi di vendita. Diverso il discorso per gli immobili industriali che rimangono comunque problematici, essendo ancora il settore sottostante in affanno.
Cosa aspettarsi dagli investitori? Il capitale degli istituzionali converge ancora sul mattone, cresce l’interesse a investire da parte dei fondi pensione e delle compagnie di assicurazione, forse per via del basso costo del denaro che rende poco redditizi in questa fase i titoli di Stato. La tendenza è di diversificare nel settore degli uffici e del residenziale. Sembra incidere, in questo senso, la maggiore facilità di accesso al credito indicata sia per gli istituzionali sia soprattutto per i singoli investitori. Secondo il 60,38% degli intervistati si riscontra un miglioramento delle condizioni di accesso alla leva finanziaria.
Il Sentiment ha raccolto anche le opinioni selezionate di alcuni operatori sugli immobili considerati più appetibili come oggetto di investimento. Particolare interesse riscuotono gli asset cielo-terra, che, a differenza dei singoli appartamenti e delle singole porzioni, possono più facilmente essere oggetto di vere e proprie riqualificazioni e valorizzazioni di dimensioni più significative.
Come nelle passate edizioni, anche nel questionario del Sentiment per il I quadrimestre 2015 sono state inserite alcune domande legate all’attualità. Per una ripresa definitiva del settore residenziale, il 47% ritiene utile l’affitto con riscatto, cioè il rent to buy introdotto dal decreto Sblocca Italia a fine 2014, sebbene circa il 44% lo ritenga un beneficio solo parziale. Il 74% invece giudica positivamente le misure espansive della Banca Centrale Europea, conosciute come “quantitative easing”, mentre la possibile costituzione di una bad bank per “ripulire” il sistema bancario da crediti inesigibili viene considerata dal 53% circa una decisione propedeutica a riavviare la stagione dei finanziamenti. Una quota interessante di intervistati è propensa a ritenere positiva la possibilità che le filiali bancarie avviino l’attività di vendita di immobili.
Luogo:
Roma